Questo vasto parco in Toscana, Italia, è un vero gioiello per gli escursionisti sul sentiero di pellegrinaggio della Via di Francesco. Vanta splendide foreste antiche e panorami mozzafiato di montagne e valli, e monasteri che erano amati da San Francesco.
Esploreremo i molti siti importanti del parco e perché non vorrai perderli durante il tuo pellegrinaggio.
Tappe nella Foresta
Il prestigioso parco nazionale avvolge la sommità delle montagne del Casentino per un'area di 36.000 ettari, tra cui le ultime tre tappe toscane della Via di Francesco. Queste tappe sono indimenticabili per la loro bellezza e fascino, immersi nella serenità della Madre Natura.
Camminare attraverso la foresta nazionale è un privilegio per i pellegrini. Una bellezza inestimabile è nascosta in ogni angolo, e spesso sottovalutata o superata frettolosamente.
I pellegrini che percorrono queste tappe in questo modo semplice sono destinati a diventare ambasciatori della natura nello stesso modo in cui lo fece San Francesco. Spetta a tutti noi che attraversiamo il parco proteggerlo, pulirlo e farci garanti della sua conservazione.
Impegno del Pellegrino: Chiediamo a tutti i pellegrini di impegnarsi a mantenere il suolo della foresta libero da rifiuti, e di viverla come un luogo sacro. Se vedi dei rifiuti, ti preghiamo di raccoglierli e di gettarli via nel prossimo paese.
Collegamenti con San Francesco
San Francesco era noto per le lunghe ritirate che faceva nel selvaggio parco nazionale, comprese lunghe meditazioni e preghiere in grotta. Ha intrapreso diversi pellegrinaggi propri, comprese camminate a Firenze, il che rende probabile che i pellegrini camminino su alcuni degli stessi sentieri percorsi da San Francesco.
L'eredità di San Francesco è ancora fortemente avvertita nella regione, e le persone che vivono qui continuano a lavorare instancabilmente per preservare e proteggere il patrimonio naturale e culturale del parco.
Mentre cammini attraverso il parco, sarai in grado di apprezzare gli sforzi in corso per mantenere la sua bellezza e integrità, in linea con i valori di San Francesco.
Tappe nella Foresta
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ospita diversi siti sacri legati a San Francesco, tra cui il Monastero di Camaldoli, il Sacro Eremo di Camaldoli e il Monastero della Verna.
Dove Domire
Dormire all'interno del parco nazionale è un vero regalo. Dormirai profondamente e bene tra le braccia della foresta.
Il campeggio è proibito all'interno del parco, tranne nei campeggi designati e nei rifugi con spazio per il campeggio.
Le foresterie di Camaldoli e La Verna sono entrambe sistemazioni molto ricercate dai pellegrini.
Il terreno del parco è prevalentemente montuoso, con cime che raggiungono oltre 1.600 metri sul livello del mare. Il clima è temperato, con inverni freddi ed estati miti, il che lo rende una destinazione perfetta per escursioni e trekking tutto l'anno.
Il paesaggio è dominato da dense foreste di faggi e abeti, intervallate da radure, prati e piccoli ruscelli
La foresta ospita anche diverse cime e montagne che incrocerai sul sentiero. Questi includono Poggio Brogli, Poggio della Cesta, e Poggio della Forca, che offrono viste mozzafiato sicuramente da immortalare con la tua fotocamera!
La cima più famosa della foresta è il Monte Falterona, che si trova a nord di Stia e non è attraversato dalla Via di Francesco. Con oltre 1.650 metri, il Monte Falterona è la cima più alta del parco.
Il parco ospita anche diverse formazioni carsiche, come grotte, doline e fiumi sotterranei, testimonianza della complessa storia geologica della zona.
Le foreste del parco sono caratterizzate dalla presenza di faggi e abeti, che creano un'atmosfera magica che cambia con le stagioni.
Gli abeti di Douglas popolano la foresta da Valagnesi a Camaldoli. L'abete di Douglas è stato piantato intensivamente per la rimboschimento dopo la Seconda Guerra Mondiale, ed era popolare nelle antiche coltivazioni della zona.
L'abete bianco è l'albero simbolo di Camaldoli, e ha legami religiosi e commerciali con l'ordine monastico stesso. L'ordine camaldolese coltiva vivai di alberi - come il Vivaio di Cerreta - per illustrare la loro convinzione che la foresta sia una "massa da modellare in un ordine ben definito".
In alternativa, San Francesco indirizzò i suoi frati a lasciare che la foresta crescesse naturalmente senza interventi umani a La Verna.
I castagni sono molto popolari nella foresta e nella più ampia regione del Casentino, dove molte piccole città celebrano annuali festival autunnali delle castagne. La raccolta autunnale delle castagne è un'attività popolare per le persone che vivono vicino a Firenze. L'albero più famoso della zona è il Castagno Miraglia, a sud del Monastero di Camaldoli.
Dopo Camaldoli, la foresta passa ai faggi.
Tra le specie animali che possono essere avvistate nel parco ci sono il lupo appenninico, il capriolo, il cinghiale, e diverse specie di uccelli, tra cui il picchio nero e il falco pellegrino.
Molti italiani percorrono il parco a settembre e soggiornano al Rifugio Asqua per assistere al bramito e alla stagione degli amori del cervo nobile. I visitatori possono sentire i cervi che si chiamano l'un l'altro la sera.
Il parco è impegnato a proteggere e preservare la sua ricca biodiversità attraverso diverse iniziative, tra cui programmi di rimboschimento, ripristino degli habitat e monitoraggio delle popolazioni di fauna selvatica.
Foto di Roberta Marchi attraverso il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Come pellegrino responsabile della Via di Francesco, puoi contribuire alla conservazione della bellezza naturale del parco scegliendo alloggi e operatori turistici ecologici e riducendo il tuo impatto ambientale durante la visita.
Un operatore turistico ecologico è Happy Donkey Tours con Marta Signi, che offre escursioni guidate nel parco con un focus sulla sostenibilità e l'educazione ambientale.
Puoi anche ridurre il tuo impatto ambientale utilizzando un bidet da viaggio e un panno invece della carta igienica, portando la tua bottiglia d'acqua riutilizzabile e seguendo le linee guida del parco per un turismo responsabile. Facendo così, puoi aiutare a garantire che la bellezza e la biodiversità del parco siano preservate per le generazioni future.
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Un'opportunità per pellegrini, cercatori e avventurieri di intraprendere un viaggio interiore insieme allo spirito di San Francesco.
Un'organizzazione non profit toscana, non religiosa, volta a condividere la scoperta e la conservazione della tradizione francescana, della Natura e dell'Arte.
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